LAVORI DI RIPRISTINO
LAVORI PRIVATI E CONDOMINIALI, PREMESSA
I lavori di ripristino riportati come esempio in questa scheda sono solo alcuni di quelli che sono stati eseguiti sotto la nostra direzione tecnica.
Tutti gli esempi riportati fanno parte delle principali categorie di vizi-difetti che in fase di contenzioso sono stati esaminati prima nelle perizie. Terminata la fase peritale e i possibili sviluppi giudiziali o extra-giudiziali vengono appaltati i lavori di ripristino prestabiliti.
La scelta accurata delle imprese specializzate è eseguita in fase di progetto e capitolato in base alle nostre conoscenze dirette del settore (principali posatori in grado di rilasciare anche polizza decennale ai sensi dell’art. 1669 c.c.). La fase progettuale può comprendere anche la presentazione degli elaborati tecnici in Comune per ottenere gli appositi permessi.
Con l’inizio dei lavori vengono controllate attentamente tutte le diverse fasi di cantiere in base al capitolato dei lavori sottoscritto. Terminati i lavori viene eseguito il collaudo dell’opera, il controllo contabile e la liquidazione dell’impresa.
ESEMPIO DI RIPRISTINO COPERTURA INCLINATA
Le coperture inclinate dotate di struttura lignea con una pendenza adeguata (non dotate di impermeabilizzazioni) devono essere sostituite quando la insorgono cedimenti dell’orditura e fenomeni infiltrativi. I lavori di manutenzione straordinaria si possono occupare inizialmente della sostituzione dell’orditura primaria e secondaria, della coibentazione del solaio e delle nuove lattonerie. Ultimata la prima fase si concludono con la corretta sovrapposizione delle tegole, l’installazione di nuovi lucernari e di una nuova linea vita per consentire la corretta manutenzione ordinaria nel tempo.
ESEMPIO DI RIPRISTINO TERRAZZO CON GUAINA CEMENTIZIA
Le coperture piane che vengono interessate da fenomeni infiltrativi a causa di vetustà o errata realizzazione devono essere sottoposte a corretti lavori di ripristino. Prima di iniziare i lavori vengono esaminati e misurati i piani di pendenza in relazione alla posizione degli scarichi.
Ultimati il capitolato e i particolari costruttivi si effettuano le demolizioni della pavimentazione, si stabiliscono i piani di pendenza e si posa un massetto utilizzando una malta premiscelata a ritiro controllato. Terminata questa preparazione si posano i pezzi speciali per scarichi e raccordi, si impermeabilizza con una guaina cementizia curando i risvolti verticali, le soglie e i raccordi con i marmetti di bordo. Infine si piastrella suddividendo la pavimentazione con giunti di frazionamento e di dilatazione.
ESEMPIO DI RIPRISTINO TERRAZZO CON GUAINA BITUMINOSA
Le coperture piane che vengono interessate da fenomeni infiltrativi a causa di vetustà o errata realizzazione devono essere sottoposte a corretti lavori di ripristino. Prima di iniziare i lavori vengono esaminati e misurati i piani di pendenza in relazione alla posizione degli scarichi.
Ultimati il capitolato e i particolari costruttivi si effettuano le demolizioni della guaina e del massetto, si stabiliscono i piani di pendenza e si posa un massetto utilizzando una malta premiscelata a ritiro controllato. Terminata questa preparazione si posano i pezzi speciali per scarichi e raccordi, si impermeabilizza con una guaina bituminosa curando i risvolti verticali, le soglie e i raccordi. Infine si esegue una prova di allagamento e si appoggia la pavimentazione flottante su appositi piedini anti punzonamento.
ESEMPIO DI RIPRISTINO UMIDITA’ DI RISALITA CAPILLARE
La barriera chimica viene realizzata mediante una linea di fori di diametro 12 mm, distanziati tra loro di cm 12 eseguiti nella seconda linea di malta di allettamento ad una altezza di 10 cm. Successivamente viene eseguito un rilievo dell’umidità con igrometro digitale con puntali da 20cm. Successivamente si passa poi all’iniezione della barriera chimica a base di polimeri silanici-silossanici organomodificati che forma uno scudo alla risalita capillare dell’umidità.
Si conclude con la posa di un massetto pendenzato sul piede di fondazione e la realizzazione di zoccolatura impermeabile fino alle iniezioni dei polimeri con malta a medio modulo elastico e contestuale impermeabilizzazione mediante guaina cementizia elastica.
ESEMPIO DI RIPRISTINO UMIDITA’ CONTROTERRA E AERAZIONE DEL VESPAIO:
PARETE CONTROTERRA: la realizzazione di una corretta impermeabilizzazione controterra, inizia mediante la rasatura di regolarizzazione della muratura eseguita con malta a medio modulo elastico per rettificare il piano di posa. Si conclude poi con la successiva applicazione di guaina cementizia elastica in doppia mano per uno spessore di 2mm e per un'altezza variabile in base alla muratura da trattare.
VENTILAZIONE DI VESPAIO CON IGLOU PREESISTENTE: la realizzazione di forometrie contrapposte sulla trave di fondazione viene eseguita utilizzando una fresa diamantata da 100/150mm. L’areazione si conclude con l’inserimento di tubazioni corrugate nelle forometrie realizzate
ESEMPIO DI RIPRISTINO DELLA MUFFA DA PONTE TERMICO SU FACCIATA INTONACATA E CON RIVESTIMENTO IN MATTONE PARAMANO
La mancata coibentazione delle strutture in cemento armato di un edificio provoca sempre dei ponti termici con l’insorgenza di muffe negli angoli delle stanze. La correzione dei un ponti termici, su una facciata intonacata, può avvenire eseguendo un cappotto completo delle facciate sostituendo davanzali e soglie. La correzione di una facciata in mattone paramano invece deve essere realizzata in maniera puntuale fasciando accuratamente solo le strutture in cemento armato per poi ricostruire il rivestimento di facciata con uno spessore ridotto. Per realizzare un corretto intervento bisogna scegliere accuratamente il tipo di isolante ed il suo spessore eseguendo il calcolo della trasmittanza e diagramma di Glaser in base alla normativa UNI 13788.